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Missione in Iraq: 1000 militari iracheni addestrati da italiani

Il Mobile Training Team dell’Esercito Italiano ha svolto corsi nelle aree addestrative messe a disposizione dal Ministero dei Peshmerga

Al Kurdish Training Centre (KTC) di Atrush, nel nord della Regione autonoma del Kurdistan iracheno, il Colonnello Stefano Salvadori, comandante dell’Italian National Contingent Land, ha simbolicamente consegnato l’attestato di frequenza n. 1.000 ad un soldato delle locali Forze di Difesa e Sicurezza.

Molti i corsi di addestramento svolti negli ultimi 5 mesi e condotti dagli istruttori del Mobile Training Team dell’Esercito Italiano, provenienti dal 3° Reggimento Alpini di Pinerolo (TO).

Solo nell’ultimo mese, gli istruttori italiani hanno completato al Kurdish Training Centre di Benaslawa due corsi di primo soccorso e altrettanti sui posti di controllo, sulla topografia, uno sul combattimento nei centri abitati e un altro dedicato ai tiratori scelti.

Nella Zeravani Head Quarter Training Area di Erbil è stato portato a termine il corso di controllo della folla, mentre il KTC di Atrush è stata la sede di svolgimento del corso di primo soccorso e di quello sul combattimento nei centri abitati.

Il Colonnello Salvadori rivolgendosi ai soldati Peshmerga addestrati dagli alpini italiani, di è detto “orgoglioso di aver riaperto l’area addestrativa di Atrush e dell’impegno profuso da voi Peshmerga che avete partecipato ai corsi. Ma permettetemi di esprimere il mio orgoglio per l’attività svolta dai nostri istruttori”.

I risultati conseguiti, con corsi della durata da due a quattro settimane, sono il frutto di un’intensa attività addestrativa e logistica nonché di un impegno sinergico che vede il contingente italiano e i vertici del Ministero degli Affari dei Peshmerga uniti nel mantenimento della stabilità e della sicurezza nella regione curdo-irachena.

Nuove attività formative sono allo studio, come i corsi di mountain warfare basic skills, finalizzati a dotare le Forze di sicurezza e di difesa locali di capacità di movimento in quota, impiego di armamento in dotazione e superamento di ostacoli verticali, soprattutto in relazione alla natura montuosa del territorio curdo.

Le attività svolte in Teatro Operativo sono condotte sotto il coordinamento e secondo le direttive impartite dal Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI).