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L’ITALIA ELEVA IL CONSOLATO DI ERBIL A CONSOLATO GENERALE (KURDISTAN CHRONICLE)

2024 07 12 Elevazione Consolato Generale

(Traduzione di cortesia)

12 luglio 2024 (Kurdistan Chronicle)

L’11 luglio il Ministero degli Affari Esteri italiano ha annunciato la decisione di elevare lo status del Consolato d’Italia a Erbil a Consolato Generale a partire dal 1° giugno.

Il Capo del Dipartimento delle Relazioni Estere del Governo Regionale del Kurdistan (KRG), Safeen Dizayee, ha accolto con favore la decisione, sottolineando in un post su X che “questo passo significativo aprirà la strada a una maggiore cooperazione e partnership tra le nostre nazioni. Congratulazioni alla Rappresentanza consolare italiana per questo risultato”.

“Sentiamo il privilegio e l’onere di onorare la decisione presa dal Ministero degli Affari Esteri italiano di elevare la nostra rappresentanza nel Kurdistan iracheno a Consolato Generale”, ha detto il Consolato Generale italiano in un post su X. “Grati alle autorità del KRI ( Regione del Kurdistan iracheno) per il loro sostegno e amicizia, certi di rafforzare ulteriormente le relazioni bilaterali”.

Durante la celebrazione della Festa della Repubblica, il 3 giugno, l’Ambasciatore d’Italia in Iraq Maurizio Greganti ha affermato che “l’elevazione a Consolato Generale è il giusto riconoscimento per questo duro lavoro e per la forte richiesta di incrementare la cooperazione bilaterale che viene sia dalle Autorità che dalla popolazione del Kurdistan”. Ha inoltre sottolineato che “l’Italia continuerà il suo impegno militare e diplomatico nelle missioni sia bilaterali che multilaterali in Iraq”.

Il Console Generale d’Italia Michele Camerota durante l’evento ha inoltre sottolineato che l’Italia crede “nel cosiddetto soft power della cultura e riteniamo che la cultura unisca le persone per promuovere la comprensione reciproca”. L’Italia ha promosso e sostenuto progetti culinari, culturali e archeologici italiani in Kurdistan, sostenendo anche il programma di riforma dei Peshmerga e addestrando le forze Peshmerga. Sono inoltre 11 le missioni archeologiche italiane attualmente attive in Kurdistan.

Secondo il quotidiano online italiano Nova News, dall’inizio del 2024 l’Esercito italiano ha addestrato 424 operatori nella regione del Kurdistan. Nel 2023 ha addestrato 1.970 combattenti Peshmerga.

Il Console Generale Camerota ha affermato che la presenza militare italiana è una risorsa molto importante nella regione. “Lavoriamo a stretto contatto con le forze Peshmerga e quest’anno abbiamo aderito formalmente al Gruppo consultivo multinazionale (MNAG)”. Oltre all’Italia, il MNAG comprende Paesi Bassi, Stati Uniti, Regno Unito e Germania e sostiene il progetto di riforma delle forze curde Peshmerga.