“Una serata, una prima volta, che sarà ricordata a lungo”.
Ad Erbil, lo scorso 11 dicembre, nella Cattedrale caldea Saint Joseph di Ankawa, il quartiere cristiano considerato il più grande del Medio Oriente, dove hanno attualmente sede ben dodici diverse confessioni cristiane, oltre 700 persone hanno assistito all’esibizione dell’Italian Ensemble Trio diretto dalla Prof.ssa Maria Teresa Strappati, supportato da esecuzioni congiunte con l’Orchestra d’Archi della locale Università Salahaddin e dal Coro delle Sorelle della Diocesi di Erbil diretto da Suor Narjis Henti, che ha peraltro svolto i suoi studi musicali a Roma.
Un repertorio che ha spaziato dai classici della Traviata, alla Carmen, alla Cavalleria Rusticana e un tributo al Maestro Ennio Morricone per poi passare ad alcune coinvolgenti liturgie della tradizione locale e andare infine a concludere con le più tipiche fantasie canore natalizie.
Numerose le autorità presenti, tra cui Fawzi Hariri, Capo di Gabinetto del Presidente Nechirvan Barzani; il Governatore di Erbil Omed Khoshnaw; il Ministro dei Trasporti Ano Abdoka, che rappresenta la componente cristiana nel Governo regionale curdo; il Vice Capo del Dipartimento della Relazioni Estere Daban Shadala, la Segretaria Generale dell’Alto Consiglio delle Donne del Kurdistan Khanzad Ahmad e ancora altri, tra cui anche alcuni Mullah e tanti musulmani.
“Lo spirito di questa serata, in un Medio Oriente animato da nuove drammatiche tensioni, vuole essere un messaggio di inclusivita’, di dialogo e di pace, nel solco dell’impegno dell’Italia a favore della libertà di religione e del dialogo interreligioso. Per farlo, abbiamo scelto una di quelle arti che ci distinguono come italiani: la musica. E abbiamo potuto farlo perché grazie al supporto dell’Arcivescovo Bashar Warda, intervenuto all’evento, che ci ha concesso questa splendida cornice della Cattedrale di Ankawa”. Esordisce così il Console Camerota che, se raramente si lascia andare a toni trionfalistici, questa volta non si esime dal manifestare emozione e soddisfazione per una serata, appunto, che verrà ricordata a lungo e che, in molti, sperano sia solo la prima di questo genere. Il Console ha infine ricordato che il concerto avviene proprio a pochi giorni dal riconoscimento da parte dell’UNESCO del Canto Lirico Italiano come Patrimonio Immateriale dell’Umanità.
(ANSA) – ROMA, 18 DIC – C’erano più di 700 persone ad assistere nella Cattedrale caldea di San Joseph a Erbil, capitale del Kurdistan iracheno, al concerto organizzato dal Consolato d’Italia dell’Italian Ensemble Trio diretto da Maria Teresa Strappati e affiancato dall’Orchestra di archi della locale università Salahaddin e dal Coro delle Sorelle della Diocesi di Erbil diretto da Suor Narjis Henti. Lo riferisce il console d’Italia a Erbil, Michele Camerota, in un comunicato.
“E’ stata una serata, una prima volta, di quelle che, senza retorica, sarà ricordata a lungo”, ha affermato Camerota a margine del concerto svoltosi nel quartiere di Ankawa, abitato in prevalenza da cristiani.
“Un repertorio che ha spaziato dai classici della Traviata, alla Carmen, alla Cavalleria Rusticana e un tributo al Maestro Ennio Morricone per poi passare ad alcune liturgie melanconiche e coinvolgenti della tradizione locale e andare a concludere con le più tipiche fantasie canore di Natale”, si legge nel comunicato.
Secondo il console, “lo spirito di questa serata, in un Medio Oriente animato da nuove drammatiche tensioni, vuole essere un messaggio di inclusività, di dialogo e di pace, nel solco dell’impegno dell’Italia a favore della libertà di religione e del dialogo inter-religioso. Per farlo – ha aggiunto Camerota – abbiamo scelto una di quelle arti che ci distinguono come italiani: la musica. E abbiamo potuto farlo perché abbiamo avuto il sostegno immediato dell’arcivescovo Bashar Warda, intervenuto all’evento, che ci ha concesso questa splendida cornice della Cattedrale di Ankawa”.
Secondo il comunicato erano “numerose le autorità presenti, tra cui Fawzi Hariri, capo di gabinetto del presidente curdo-iracheno Nechirvan Barzani, il governatore di Erbil, Omed Khoshnaw, il ministro dei Trasporti, Ano Abdoka, che rappresenta la componente cristiana nel governo regionale curdo, il vice capo delle relazioni estere Daban Shadala, la segretaria generale dell’Alto consiglio delle donne del Kurdistan, Khanzad Ahmad”, e tanti altri, tra cui autorità religiose musulmane.