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Erbil: cerimonia per il rientro delle spoglie di 100 Barzani vittime dell’Anfal

Il 30 luglio, il Console d’Italia in Erbil, Michele Camerota, ha partecipato e deposto una corona di fiori alla cerimonia per il ritorno in Kurdistan delle spoglie di 100 martiri dell’area di Barzani, riesumate lo scorso mese di febbraio da una fossa comune emersa nella provincia di Musana, nel sud dell’Iraq, al confine con Kuwait e Arabia Saudita. All’imponente cerimonia, allestita sulla pista dell’aeroporto di Erbil, introdotta dal Ministro per i Martiri e Anfal del Kurdistan, Abdullah Mahmood, erano inoltre presenti il leader del PDK Massoud Barzani, il Presidente della Regione Autonoma del Kurdistan iracheno Nechirvan Barzani, la Speaker del Parlamento regionale Rewaz Faiq Hussein, il Vice Primo Ministro curdo Qubad Talabani, la SRSG Hennis-Plasschaert e il Ministro della Cultura iracheno Hasan Nadhim, giunto da Baghdad in rappresentanza del Primo Ministro iracheno Khadimi.

Il giorno seguente, le spoglie sono state tumulate in tombe anonime nell’“Anfal cemetery” situato nel villaggio di Barzan, in prossimità dei sepolcri di Mustafa e Idris Barzani, storici oppositori del regime di Saddam. La data della cerimonia coincide quindi con il 39mo anniversario da quel 31 luglio 1983, quando il regime di Saddam ordinò la deportazione di 8.000 Barzani (adulti e giovani, solo di sesso maschile) dalla loro area di insediamento, situata a nord-est di Erbil. Nessuna informazione sulla sorte dei Barzani fu data fino alla caduta del regime nel 2003 quando la ricerca degli scomparsi ha assunto priorità per Massoud Barzani. Si tratta, infatti, del terzo evento di questo genere dopo che, nel 2004, furono rinvenute le spoglie di 513 Barzani e, nel 2011, da un’altra fossa comune, sempre nei deserti del sud del Paese, i resti di altri 93 Barzani.